Canali Minisiti ECM

Il profilo metabolico 'brucia grassi' mantiene il peso corporeo

Medicina Interna Redazione DottNet | 27/03/2020 12:38

Oltre all'alimentazione il rischio sovrappeso dipende dal metabolismo

Il nostro profilo metabolico 'brucia grassi' o 'brucia carboidrati' determina il mantenimento del nostro peso corporeo. Questa la scoperta di un nuovo studio, condotto dall'Università di Pisa e dal National Institutes of Health statunitense, pubblicato sulla rivista scientifica Diabetes. Secondo il team di scienziati, al di là di quello che mangiamo, è il nostro specifico profilo metabolico, appunto 'brucia grassi' o 'brucia carboidrati', a determinare il mantenimento del nostro peso corporeo. In altre parole le persone con un metabolismo che tende a bruciare meno grassi sono più a rischio di sovrappeso e obesità dato che nel tempo tendono maggiormente ad ingrassare.

  "Esistono differenti profili metabolici tra gli individui di una popolazione - spiega Paolo Piaggi, bioingegnere dell'Ateneo pisano e autore senior dello studio - ci sono soggetti più propensi a ossidare cioè a 'bruciare' i grassi e altri più inclini a 'bruciare' i carboidrati della dieta. Questi ultimi, come abbiamo scoperto, tendono a guadagnare più peso nel tempo dato che non consumano tutti i grassi ingeriti con la dieta (anche se seguono una dieta normocalorica) ma li immagazzinano nel corpo come tessuto adiposo, il quale nel tempo si espande e provoca un aumento di peso corporeo". La ricerca, condotta nella clinica del National institute of diabetes and digestive and kidney diseases a Phoenix ha riguardato 79 individui sani di varie etnie. A ciascuno è stata misurata la risposta metabolica rispetto a diverse diete ipercaloriche ricche in carboidrati o in grassi somministrate nell'arco di 24 ore.

pubblicità

Per l'Università di Pisa ha partecipato allo studio Paolo Piaggi, 'cervello di ritorno' grazie al programma Rita Levi Montalcini. "Il nostro profilo metabolico - conclude Piaggi - dipende da genetica, fattori ormonali, dieta e stili di vita. Sapere se rientriamo più nella tipologia 'brucia grassi' o 'brucia carboidrati' può aiutarci a identificare i soggetti maggiormente a rischio di guadagnare peso e mettere a punto nuovi terapie personalizzate per combattere sovrappeso e obesità".

Commenti

I Correlati

A dirlo uno studio condotto dalla Piattaforma Congiunta Fondazione Umberto Veronesi- I.R.C.C.S. Neuromed che ha analizzato i dati di oltre ventimila partecipanti allo studio Moli-sani

I nuovi LARN saranno presentati in anteprima al Congresso Nazionale a Piacenza

Fipe-Confcommercio e Associazione Aic firmano intesa

Lo rivela uno studio clinico della durata di 4 settimane pubblicato su Lancet Gastroenterology & Hepatology

Ti potrebbero interessare

Variante forse legata al funzionamento dell'ipotalamo

Greco (S.I.d.R.): “Prevenzione decisiva a supporto di genetica e stili di vita”

La scoperta, che apre la strada alla ricerca di nuovi farmaci anti-obesità, è pubblicata sulla rivista Nature Metabolism dall'Università tedesca di Bonn e dall'Università della Danimarca Meridionale

Gli oppioidi sviluppano 'tolleranza', ovvero subiscono una progressiva riduzione dell'efficacia col rischio di doverne aumentare progressivamente la dose

Ultime News

Molti sanitari hanno una posizione presso la Gestione Separata dell’Inps, dove sono indirizzati i contributi dei medici con contratto di formazione specialistica, oltre a quelli di coloro che proseguono la carriera universitaria

Fimmg: trasversale apprezzamento del proprio medico di fiducia

"E' una decisione ponderata, dettata da migliori condizioni economiche, di progressione della carriera e di sicurezza sui luoghi di lavoro"

Intervista in esclusiva con Federico Gelli, firmatario con Gerardo Bianco, della norma su sicurezza, cure e responsabilità medica